Subscribe:

Ads 468x60px

venerdì 4 dicembre 2015

La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi - Trama Copertina Recensione

Il nuovo libro di Donato Carrisi, noto scrittore, sceneggiatore e giornalista italiano, racconta un thriller appassionante anche se diverso nella tipologia di narrazione rispetto ai libri precedenti. Infatti, rispetto ad altri suoi racconti, "La ragazza nella nebbia" è ambientato in un periodo temporale abbastanza breve, con numerosi riferimenti a fatti recenti di cronaca e propone al lettore una profonda riflessione sul ruolo dei mass media e soprattutto sulla loro capacità di condizionare non solo l'opinione pubblica ma anche le indagini associate ai fatti di sangue. Secondo me, il libro riesce a coinvolgere profondamente il lettore sia per la trama e sia per le tematiche trattate (a dire la verità anche un pochino angoscianti). Il libro, per dovere di cronaca, è già stabilmente nella classifica dei libri più venduti di dicembre 2015.
Sinossi del libro:
La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio bcolpa della nebbia se l'auto dell'agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente. Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato. Eppure una cosa è certa: l'agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt'altra parte, lontano da Avechot. Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico. Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l'indagine grazie all'attenzione e alle pressioni del "pubblico a casa". Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera. Questo è il suo gioco, e questa è la sua "firma". Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, per far sì che un crimine riceva ciò che gli spetta: non tanto una soluzione, quanto un'audience. Sono passati due mesi da tutto questo, e l'agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali. Ma allora, cosa ci fa ancora lì?

0 commenti:

Posta un commento